Dal 13 giugno al 12 ottobre 2025, il Museo di Roma in Trastevere ospiterà “A mano Libera. Arte e cinema d’animazione 1957 – 1977”, una mostra imperdibile che esplora le affascinanti intersezioni tra gli artisti italiani e il mondo del cinema d’animazione. Questo progetto espositivo, nato da un’iniziativa di ricerca finanziata dal MUR (“La ‘golden age’ dell’animazione italiana dal boom economico agli anni di piombo”), getta nuova luce su un ventennio cruciale per la cultura visiva italiana. Curata da Bruno Di Marino, la mostra presenta un centinaio di opere – tra disegni, dipinti, storyboard, rodovetri e pupazzi – e una trentina di film. Si concentra sul periodo 1957-1977, anni in cui la trasmissione televisiva “Carosello” non solo plasmò i consumi, ma consolidò anche l’industria dell’animazione italiana.
“A mano Libera” rivela come numerosi artisti dell’epoca abbiano abbracciato l’animazione, vedendola come un mezzo affine per esprimere e arricchire il proprio immaginario. Molti cortometraggi furono autoprodotti, altri finanziati da case di produzione o commissioni pubblicitarie. La selezione include 14 artisti di spicco, tra cui lo scultore Toni Fabris, Claudio Cintoli con materiali inediti, la coppia Rosa Foschi e Luca Maria Patella pionieri della pixillation, Paolo Gioli e i pluripremiati Giulio Gianini & Lele Luzzati. Saranno inoltre presenti Bruno Ceccobelli, Manfredo Manfredi, Mario Sasso, Andrea Granchi, Magdalo Mussio, Marinella Pirelli e Pino Pascali, molti dei quali hanno realizzato opere che hanno lasciato un segno indelebile.
La mostra, in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, propone un percorso tematico-cronologico diviso in quattro sezioni, mettendo a confronto immagini in movimento con materiali d’archivio e opere coeve. L’obiettivo è storicizzare questi autori e le loro creazioni, dimostrando come l’animazione abbia offerto un terreno fertile per la sperimentazione artistica e per una comprensione più completa della loro estetica. Sarà un’occasione unica per riscoprire opere inedite o dimenticate e per apprezzare la libertà espressiva che ha caratterizzato questo periodo d’oro dell’animazione italiana. Un volume bilingue di oltre 200 pagine, edito da Dario Cimorelli Editore, accompagnerà la mostra, arricchendo l’esperienza con saggi, conversazioni e illustrazioni.