Le categorie del Pubblico Impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno inviato richieste di incontro ai Ministri del nuovo Governo, nelle quali vengono evidenziate le criticità specifiche delle singole aree di competenza e formulate le proposte per la riorganizzazione di ciascun Ministero. Pur nella diversità che caratterizza gli interventi considerati prioritari nelle varie realtà amministrative, le richieste di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Pa sono finalizzate a portare all’attenzione dei nuovi vertici la necessità del ripristino di corrette e costruttive relazioni sindacali, attraverso le quali affrontare congiuntamente quelle problematiche che richiedono interventi urgenti e concreti per individuare soluzioni idonee a dare una risposta adeguata alle esigenze dei lavoratori ed ai bisogni dell’utenza.
E’ quanto mai indispensabile costruire un dialogo che consenta di incentivare la crescita professionale dei lavoratori, anche attraverso una nuova leva motivazionale, di individuare percorsi di stabilizzazione per il personale precario, di ridefinire gli aspetti organizzativi nell’ottica del miglioramento dei servizi resi all’utenza.
In tale direzione, le tre Organizzazioni sindacali del pubblico impiego ritengono prioritaria l’adozione di politiche che consentano di finanziare gli incrementi retributivi della produttività, un intervento attraverso il quale rilanciare la contrattazione integrativa mediante l’utilizzo di economie e risparmi di gestione conseguiti con piani di razionalizzazione e qualificazione della spesa.
Urgono, quindi, piani per la valorizzazione del capitale umano e per la riorganizzazione delle strutture territoriali, in molti casi fortemente depresse da misure che hanno inciso negativamente nella capacità di erogazione di un servizio adeguato ai bacini di utenza.
Attendiamo l’apertura di un confronto con i nuovi Ministri, nel comune interesse di una seria riorganizzazione delle amministrazioni centrali dello stato, che tenga anche nella massima considerazione la razionalizzazione della rete territoriale.
Ma, per far ripartire la macchina, occorre rimetterla a punto, con nuova linfa, nuova energia per un intervento a tutto campo, che rimetta il lavoratore al centro dell’attenzione.
In allegato le lettere unitarie ai Ministri.