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Riorganizzazione Agenzie Fiscali, la UILPA in Commissione Finanze e Tesoro del Senato

Nell’ambito dell’esame di quattro Atti del Governo (n. 181, n. 182, n. 184 e n. 185), tra cui l’importante schema di decreto legislativo in materia di revisione delle norme che disciplinano l’organizzazione delle Agenzie Fiscali, e nel quadro della più ampia indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco, si è svolta oggi l’audizione dei rappresentanti di UILPA, FP CGIL, CISL FP, Federazione Confsal-SALFi, FLP Ecofin Agenzie fiscali e dell’Associazione Magistrati Tributari di fronte alla VI commissione, Finanze e Tesoro, del Senato.

All’audizione hanno preso parte, per la Uilpa, il Segretario Nazionale Sandro Colombi ed il Coordinatore Nazionale dell’Agenzia delle Entrate Renato Cavallaro.

La UILPA ha formulato le proprie osservazioni sullo schema di decreto che, oltre a porre scarsa attenzione nei confronti dell’organizzazione, ergo dell’Amministrazione, e soprattutto dei circa 50.000 lavoratori, cioè delle donne e agli uomini che quelle riforme dovranno concretamente attuare al servizio del cittadino/contribuente, appare carente sotto molteplici aspetti.

E’ stata evidenziata, in particolare, la necessità di rendere più efficiente ed efficace la funzione di deterrenza e recupero dell’evasione, non solo attraverso una riforma fiscale coerente con tali principi ma anche con il ricorso a concreti ed adeguati investimenti nell’ambito delle stesse Agenzie fiscali.

Lo schema di decreto legislativo oggetto dell’odierna audizione avrebbe potuto e dovuto essere l’occasione per una intelligente “manutenzione” del modello agenziale, in grado di coprire spazi di miglioramento della gestione del personale, del riconoscimento della peculiarità e della rilevanza della mission per il sistema Paese, e di riordino delle strutture che fosse funzionale e coerente con la riforma del fisco perseguita attraverso la legge delega.

Si è preferito invece tenere un profilo basso, di mantenimento dell’esistente, mentre sarebbe stato proficuo far tesoro dell’esperienza acquisita per superare le criticità e le difficoltà emerse nel corso di circa 15 anni dalla istituzione delle Agenzie. A tutto ciò si aggiunge l’incertezza derivante dall’integrazione delle precedenti strutture “Agenzia del territorio” e “Agenzia delle Entrate” di cui ancora oggi si fatica a comprendere la fase finale dell’unificazione nonostante i tempi ormai brevissimi dati dalla norma (31.12. c.a.).

Altra problematica è costituita dal nuovo sistema di incentivazione del personale. Se da una parte è vero che tale sistema consentirebbe una erogazione tempestiva delle risorse (diversamente da quanto accade oggi che viene erogato a distanza di anni rispetto ai risultati consuntivati), esso tuttavia evidenzia un grave vulnus rappresentato dalla circostanza che il decreto, nel prevedere che il tutto avvenga ad “invarianza finanziaria”.
Insomma, poche risorse sono state assegnate in questi ultimi anni a causa dei tagli normativi e poche ne saranno assegnate! A prescindere dei miglioramenti in termini di risultati e di efficienza ed efficacia che si potranno ottenere. Forse è meglio definirlo sistema “disincentivante”.


Percorsi di carriera e riconoscimento professionale, previa valutazione dei risultati raggiunti e dell’effettivo merito, vanno sostenuti, sin da subito, a livello politico, legislativo ed amministrativo. Ciò in quanto le risorse umane costituiscono, unitamente ad un’efficace riforma del fisco, la vera leva strategica capace di poter concretamente determinare una vera inversione di rotta!

In allegato pubblichiamo il documento elaborato dalla UILPA in cui queste e altre problematiche sono state esaurientemente esposte.

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