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Con la UILA in piazza sabato 29 novembre

Il prossimo 29 novembre, a Roma, in piazza Santi Apostoli, si svolgerà la manifestazione nazionale unitaria che vede in prima linea la UILA, Unione Italiana dei Lavori Agroalimentari.

La UILA manifesterà insieme alla Flai-Cgil, con particolare attenzione alla problematica del lavoro nero, una piaga drammatica per il Paese, sulla quale non si intravede alcuna azione positiva al di là delle tante parole sulla trasparenza, la legalità ed il rispetto dei diritti.

Stefano Mantegazza, il Segretario Generale della UILA, ha dichiarato che “se non ci saranno segnali concreti da parte del Governo, dopo la manifestazione di sabato prossimo alla quale parteciperanno oltre 10.000 persone, porteremo i lavoratori ad Expo 2015 per spiegare ai consumatori di tutto il mondo che un terzo della qualità dell’agroalimentare italiano è fatto con lavoro nero”.

Altro punto importante delle rivendicazioni è la richiesta di una nuova politica in materia di tutela del territorio. “Nonostante l’Italia sia il paese più fragile d’Europa dal punto di vista del dissesto idrogeologico”, ha detto Mantegazza, “gli operai forestali e i lavoratori dei consorzi di bonifica che dovrebbero manutenere il territorio sono nella maggior parte dei casi da mesi senza stipendio, senza contratto e senza prospettive”.

Al centro della protesta anche il Jobs Act e la Legge di stabilità. Secondo Mantegazza “il Jobs Act è sbagliato, perché al contrario di quello che si vuol far credere, riduce i salari con la generalizzazione dei voucher e l’introduzione del salario minimo per legge e aumenta la precarietà. Inoltre non dà risposte a quelle generazioni di persone che sono diventate adulte restando precarie; né alla fascia di cinquantenni espulsi dal mondo del lavoro. Togliendo la cassa integrazione, la mobilità, la cassa in deroga, si creano solo nuovi poveri che, insieme alle tutele, rischiano di perdere anche la fiducia nella democrazia”. Infine, tra i motivi del dissenso, il taglio di risorse ai patronati, previsto nella Legge di stabilità, che priverà milioni di persone di un’assistenza gratuita che il servizio pubblico non è in grado da solo di fornire.

In allegato, il volantino della manifestazione.

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